L'evoluzione informatica porta le funzioni aziendali verso una maggiore integrazione. Oggi si parla moltissimo di sistemi ERP (Enterprise Resource Planning): prodotti che forniscono supporti decisionali per attività di pianificazione, in funzione delle risorse disponibili. Questi sistemi hanno subito un'evoluzione che ha portato sul mercato pacchetti software meno costosi, più aperti, destinati ad una vasta area di utenti. L'alimentazione di questi sistemi è il vero punto critico: l'inserimento manuale dei dati relativi all'andamento della produzione rischia di mettere in discussione l'utilità effettiva di algoritmi complessi e costosi di ottimizzazione.
L'architettura tradizionale che alimentava questi sistemi con reti dedicate formate da schiere di terminalini, tutt'al più dotati di lettore di codice a barre, non soddisfa più completamente le esigenze dei sistemi ERP. L'utente finale si trova oggi nella condizione di avere già, in campo, dei PC di interfaccia. Per questo si chiede: "Visto che i dati della produzione sono già in un PC, perchè non prenderli direttamente da lì, in automatico, per darli ai sistemi gestionali?". Il mondo dei sistemi ERP e quello dell'HMI (interfacce uomo-macchina) restano però culturalmente molto distanti tra loro. Un ruolo determinante per l'unione dei due mondi è svolto dalle applicazioni EPS (Enterprise Production Systems). EPS è un termine fresco, più ficcante ed esteso del vecchio, e più riduttivo, termine MES (Manufacturing Execution System). EPS è un termine coniato da ARC Advisory Group Inc.

Lo schema mostra l'architettura dei sistemi informativi industriali.
Si evidenziano due macro livelli: Management e Plant. Management è ulteriormente suddiviso in ERP ed EPS, rispettivamente per la funzione di pianificazione e di programmazione delle attività.
Plant comprende lo strato HMI, ossia il livello di conduzione della macchina (o impianto), mentre allo strato PBC (PLC-PC Based Control) è riservata la parte delicata di controllo del processo. La suddivisione proposta evidenzia i punti di attacco mantenendo ben distinte le funzioni di ciascun livello.