Un'elettronica raffinata |
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Uteco ha scelto Unidrive SP di Control Techniques e Super-Flash di Automa per rendere più competitive le macchine da stampa flexografiche. A cura di Elena Bertillo - Luca Sartori Nata nel 1985 Uteco Converting è un'azienda relativamente giovane, che in poco tempo è riuscita a raggiungere la vetta del mercato e a diventare esperta nella realizzazione di macchine per la produzione di materiale stampato per sacchetti, buste, imballaggi alimentari, etc. Questo risultato è ancora più notevole se si considera che il settore in cui l'azienda opera è caratterizzato da un'elevata competitività, che ne riduce la redditività media, e da una continua richiesta di innovazione tecnologica che comporta elevati investimenti in ricerca e sviluppo. Uteco, grazie alla definizione e al raggiungimento di obiettivi orientati sia all'eccellenza nella progettazione di soluzioni all'avanguardia e su misura, sia all'offerta di un servizio al cliente efficiente, è riuscita e riesce tuttora ad essere uno dei produttori più affermati nel settore, con oltre 1.500 macchine da stampa vendute (circa 80 l'anno) ad aziende di tutto il mondo e di varie dimensioni (da imprese con una decina di persone a multinazionali con migliaia di addetti). Proprio per rendere i propri impianti ancora più competitivi, Uteco ha scelto dei partner in grado di estendere il proprio know-how. Grazie a Unidrive SP, il convertitore in c.a. firmato da Control Techniques che permette l'azionamento elettronico dell'impianto, ed a Super-Flash, il sistema di sviluppo di Automa per la creazione guidata di applicativi di supervisione, Uteco è riuscita a creare macchine la cui particolarità e valore aggiunto stanno proprio nell'uso di un'elettronica raffinata. Per una stampa di qualità Una macchina da stampa tipica è costituita da uno svolgitore che ha il compito di far scorrere il materiale da imprimere verso le unità di stampa (da 4 a 10 per ogni impianto). Queste riproducono sulla materia prima l'immagine prescelta con l'inchiostro prelevato da un apposito serbatoio. Il materiale stampato passa poi al ponte di essiccazione, il cui scopo è fissare l'inchiostro; infine, il tutto passa all'avvolgitore che consente il confezionamento del prodotto finito in bobine di dimensioni differenti. Una macchina da stampa tipica produce circa 300 m di materiale stampato al minuto; se alla velocità elevata si aggiunge una dimensione considerevole (20 x 10 x 7 m) si capisce l'importanza di avere tutte le parti dell'impianto perfettamente sincronizzate per ottenere la massima precisione di stampa e scarti minimi. La linea top "Emerald" delle macchine da stampa flexografiche Uteco è nata proprio per soddisfare questa importante esigenza del mercato. Le numerose unità di stampa (da 8 a 10 che permettono la stampa di 8/10 colori) sono di tipo "Gearless" (cinematica senza riduttore meccanico tra motore e rullo) e ruotano intorno ad un tamburo di impressione comune. Rispetto alle tradizionali macchine "Geared" (cinematica con riduttore meccanico tra motore e rulli) tale soluzione fornisce: un'elevata qualità di stampa; un alto grado di precisione, dell'ordine di 0,01 mm a 400 m/min; una totale flessibilità operativa, tramite il controllo indipendente di tutti gli organi di stampa; una riduzione del 50% dei tempi di fermo macchina per cambio produzione, grazie all'assenza di interventi manuali di regolazione del registro di stampa e di altri organi meccanici. L'architettura del sistema di automazione della linea "Emerald" è stata studiata dai tecnici Uteco in collaborazione con Control Techniques, azienda che produce fin dal 1996 un drive (Unidrive) ideato per gestire motori differenti (brushless, asincroni in open e close loop, etc.) totalmente programmabile dall'utente. Gli azionamenti elettronici Unidrive SP gestiscono direttamente e in modo completamente digitale la comunicazione sulla rete ad alta velocità "CTnet". Il motore brushless che comanda il tamburo di stampa possiede una coppia nominale di 800 Nm e il suo encoder sin/cos genera il riferimento "master" dei cilindri colori. Gli Unidrive SP che comandano i motori brushless dei cilindri colori fungono invece da "slave". Grazie al riferimento ad alta precisione generato dall'encoder del tamburo di stampa tramite un complesso algoritmo, tutti i motori sono controllati in albero elettrico, in modo da mantenere costantemente l'errore di registro di stampa sotto gli 0,01 mm.
Gli Unidrive SP comunicano con il supervisore, realizzato con Super-Flash, attraverso un Driver Modbus32 sviluppato ad hoc da Automa. A seconda delle esigenze del cliente finale, poi, il software HMI comunica tramite protocollo seriale o con Industrial Ethernet con PLC differenti secondo le occasioni. La qualità di un software Il software di supervisione si compone essenzialmente di due parti: la parte dedicata all'utente e quella dedicata al collaudo della macchina, dove si possono effettuare le tarature. Quest'ultima, a cui si può accedere solo mediante una combinazione di tasti e una password, consente di abilitare/disabilitare i canali di comunicazione per effettuare dei test; determinare i range di scalatura dei valori che poi verranno immessi dall'operatore; parametrizzare il supervisore in modo da abilitare o meno determinate funzionalità per l'operatore; eseguire le tarature vere e proprie della macchina, i cui valori (molti) possono essere salvati sull'hard disk del PC.
La parte utente è formata da una pagina principale dove è visualizzato un sinottico dell'impianto che mostra lo stato di funzionamento delle varie unità. Da qui si può accedere poi alle varie pagine che consentono in modo più specifico la supervisione e il controllo di parti o funzionalità dell'impianto, come la pagina di visualizzazione dell'assorbimento di corrente delle varie unità, quella del trend di velocità dell'impianto e del trend relativo ai tiri a cui il materiale è sottoposto, etc. Vi è poi una sezione dedicata alla gestione delle commesse (fino a 5.000) che permette di inserire, memorizzare e modificare queste ultime su un database in formato DBF per facilitare ulteriormente il lavoro degli operatori.
Per realizzare il software di supervisione, Super-Flash è stata ritenuta la soluzione più adatta a soddisfare le esigenze di integrazione con i sistemi operativi DOS e Windows; nonchè le esigenze di rapidità nella realizzazione di applicazioni, grazie all'editor grafico semplice e intuitivo e alle sue funzioni avanzate. È inoltre possibile l'interfacciamento con periferiche differenti e di diverse case, grazie alla ricca dotazione di driver nativi e alla stabilità di esecuzione delle applicazioni, dovuta al linguaggio MICROC indipendente dall'hardware. La stretta e duratura collaborazione con Control Techniques e l'utilizzo di un software di supervisione affidabile, aperto e di facile utilizzo come Super-Flash, hanno permesso a Uteco di raggiungere e mantenere i primi posti nel mercato mondiale delle macchine da stampa flexografiche. |
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